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COSTUMI:
Festa dell'angiolino:
Il 20 maggio di ogni anno a Stia, vicino Arezzo, si tiene una
processione a cavallo, che viene aperta da un gruppo di bambini vestiti
da angeli. Il corteo percorre le strade della città alla volta del
santuario di Santa Maria delle Grazie a quattro chilometri dalle
case, dove si tiene una speciale funzione religiosa. La giornata si
conclude poi con un pranzo tutti insieme.
Palio Marinaro:
Il 15 agosto a Castiglione della Pescaia il mare diviene il centro
della città. Dopo una benedizione di tutti i pescherecci e barche del
porto, si apre una lunga giornata di festeggiamenti marittimi, che ha
il suo apice nella regata di barche sul fiume Bruna a cui partecipano
i giovani dei cinque rioni della città.
Balestro del girifalco
Dal XIV secolo, a Massa Marittima, il 24 maggio ed il 9 agosto, si
svolge un'affascinante manifestazione sportivo-folcloristica. Nella
suggestiva cornice dei palazzi trecenteschi, una sfilata di figuranti
in costume attraversa la città per giungere al duomo, dove avviene
una incredibile gara di abilità con le balestre, per colpire il
bersaglio, il "girifalco", un maestoso uccello rapace.
La Maggiolata
La notte tra il 30 aprile ed il 1° maggio, un gruppo di cantori
girovaghi, accompagnati da un complesso di strumenti a fiato, si
sposta dal piccolo borgo medievale di Castiglione d'Orcia (Siena)
verso la campagna circostante. Andando in giro i musici entrano nelle
case cantando la Maggiolata ed in cambio ricevono vino e cibo. Il
loro cammino dura tutta la notte, finché, tornati in paese,
concludono il loro canto al sorgere del sole, recitando i versi
:"Spunta l'alba e si veste il sole, se le mette le scarpe d'oro,
sulla bocca ci ha un bel fiore, spunta l'alba e si veste il
sole". I versi, recitati in quartine di ottonari, hanno
un'origine antichissima, e cantano l'arrivo della primavera che porta
la sua influenza positiva sulla campagna, augurando prosperità ai
contadini, criticando gli ospiti meno generosi e lodando la bellezza
delle fanciulle.
Il palio di Siena
Ogni anno si tiene a Siena il più famoso palio d'Italia. Il 2 luglio
ed il 16 agosto, le diciassette contrade della città si affrontano in
una spettacolare corsa di cavalli, percorrendo per tre volte l'anello
della piazza del Campo.
Lo scopo della corsa è chiaramente la vittoria, ma non tanto per il
premio (un drappo di seta) quanto per il prestigio che va alla
contrada. Il palio ha in questa città un'importanza enorme ed è
atteso per tutto l'anno, in cui sacrifici e duri allenamenti
preparano cavallo e fantino al momento della corsa. E' il cavallo a
vincere e non il suo cavaliere, e non sono rari i casi in cui il
palio è vinto da un cavallo "scosso", ossia senza fantino.
L'animale è così importante che quando vince, siede a capotavola
durante il banchetto di settembre, che conclude il periodo delle
gare, e che avviene nel mezzo delle strade della città, dove si
festeggia la vittoria della contrada. Prima delle due gare, inoltre,
i cavalli di ogni contrada vengono portati nelle rispettive chiese,
dove sono benedetti.
PIATTI TIPICI:
Nella cucina toscana vince la carne. Cominciamo con la fiorentina, di chianina naturalmente, ovvero prodotta nella Val
di Chiana, per proseguire con faraona, cappone, coniglio, fagiano, arista e trippa. Il pesce fa la sua comparsa con la ricetta del caciucco alla livornese. Tanti i prodotti di questa
terra famosi in tutto il mondo, come l’olio e il pecorino, come il lardo di Colonnata tenero e gustoso. E si prosegue con i cereali, i legumi,le verdure per zuppa e pancotto, ribollita,
pappa al pomodoro. Ma la cucina toscana è anche dolce, con una
saporita alternanza di gusti secchi e morbidi, cantucci e zuccotto, castagnaccio e panforte.
RICETTA
DEI CANTUCCI:
500 gr. di
farina
250 gr. di
zucchero
150 gr. di
burro
3 uova
1 bustina
di lievito
1 bustina
di vanillina
200 gr. di
mandorle
Sbattere le uova con lo zucchero,
aggiungere il burro e le mandorle intere. Unire anche la farina poco
per volta, la vanillina e un pizzico di sale. Mescolare prima con il
cucchiaio e poi con le mani, rovesciando l’impasto sul piano di
lavoro. Se risulta troppo molle e appiccicoso aggiungere ancora un
po’ di farina. Poi dividere l’impasto formando dei rotoli grandi e
disporli su una placca foderata di carta forno. Cuocere a 180° per
20’. Toglierli dal forno e tagliarli obliquamente in modo da ottenere
i tipici cantucci. Rimettere i biscottini ancora per 5’ in forno
ventilato a 180° per farli scurire e renderli ancora più croccanti.
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