Ricerca di Chiara Federico e Marco – febbraio 2016
COSTUMI LOMBARDIA
Una ricchezza culturale inestimabile è rappresentata dalla
varietà del costume tradizionale locale: non solo ogni paesino ne possedeva uno
diverso, ma la cura e la preziosità nella decorazione, nei materiali e nella
fattura ne fanno un fiore all’occhiello dell’artigianato locale.
Premana (LC) è l’unico paese della Lombardia dove il costume
tradizionale è tuttora utilizzato abitualmente, anche se ormai da un’esigua
parte della popolazione. Stiamo parlando dei vari modelli:
“OL MOREL” Questo costume, una volta esclusivamente abito
nuziale, oggi è indossato in occasioni di matrimoni dalle invitate. Esso è
composto da vari capi: lungo vestito senza maniche in stoffa color blu portato
sopra la tradizionale camicia. E' aperto sul davanti, dove viene inserita una
pettorina ricamata e sul retro due
nastri rossi arricciati scendono dalle spalle alla vita. Sulle spalle viene
portato un foulard dai colori e dalle fantasie uguali a quelli del grembiule.
“OL VESTIDEL” Il vestito tradizionale più antico di
Premana è il “véstidèl”, indossato tutti i giorni e confezionato con il
“mezzalan”, un robusto tessuto prodotto localmente e usato anche per i calzoni
e per le coperte, tessuto con l'ordito di canapa e trama di lana e di color
marrone bruciato o nero. Composto da un abito senza maniche, indossato sopra a
una camicia bianca. E’ aperto sul davanti, dove viene inserita una pettorina il
cui colore variava in relazione ai tempi liturgici. Il “vestidel” precede il
“coton”, abito che con il passare del tempo sostituirà completamente l’utilizzo
del “vestidel”. Completano il costume un foulard di cotone e un grembiule
fantasia scuro, “ol scosal”, lungo quanto la gonna. Con il “vestidel” si
indossavano le pantofole (gli “scapîn”) con toma di velluto e suola in gomma
pesante), fino a pochi anni fa utilizzate da giovani e adulti di entrambi i
sessi.
“OL COTON” Costume un tempo usato quotidianamente da
tutte le donne, ora è abitualmente indossato da alcune signore di una certa
età. E' più recente e più leggero del “Morel”; è un vestito senza maniche in
stoffa di tinte diverse ma tendenzialmente scure. Anche questo costume è
indossato sopra la camicia tradizionale, ma in questo caso non si usa la
pettorina: vi è una gonna finemente plissettata con metodi tradizionali e sopra
vengono portati foulard e grembiule.
“OL STRASCIÖÖL”
Partecipando alle feste liturgiche la donna si copriva il capo con “ol
strasciööl“, una vera opera d’arte. Era di lino o di cotone bianco e ogni donna
lo personalizzava decorandolo a mano con pizzo e Milanova. Veniva soprattutto
indossato dalle spose, nel giorno delle proprie nozze, o durante la processione
del Corpus Domini, tradizione che si è mantenuta fino ai giorni nostri.
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