domenica 12 febbraio 2017

USI E COSTUMI LAZIO SOFIA

Costumi del Lazio

I costumi (abbigliamento) nel Lazio

La maggior parte dei costumi e dell'abbigliamento caratteristico del Lazio, sia maschili che femminili , fanno parte ormai del passato.
Costumi della Sabina (Rieti)
L'abito da lavoro dell' uomo era costituito da un lungo camice di tela grezza : la sarga. L'abito ordinario invece era formato da pantaloni attillati lunghi fino al ginocchio; una giacca diritta di colore scuro o verde con farsetto a doppio petto rosso scuro o giallo oro con bottoni dorati o argentati disposti a doppia fila. Sotto i pantaloni vestivano calze bianche di filo e scarpe fatte di pelle grezza. La camicia bianca di lino aveva il collo rovesciato. Il cappello scuro a cono tronco aveva falde tese più o meno ampie. 
Il vestiario femminile aveva colori più vivaci ed era più particolareggiato. L'ampia veste era formata da un corpetto su cui erano accollate maniche che si ristringevano nei polsi; sopra il corpetto il busto era ornato da un nastro a colore con il laccio che attraverso gli occhielli serviva per chiudere il busto dietro la schiena. La gonna a tinta unita era coperta da un grembiule bianco con splenditi ricami a forma di fiori. Le spalle venivano coperte da un fazzoletto di seta triangolare, mentre il capo era coperto con il mantile (piccolo fazzoletto triangolare).
Costumi della ciociaria (Frosinone)La cioce caratteristica scarpa ciociara era utilizzata anche nelle zone limitrofe alla Ciociaria.
La cioce era una suola di cuoio, che avvolgeva il piede fino al ginocchio. I molti fori che si facevano su di essa servivano a far passare il laccio che la fissava ai piedi. In antichità la cioce era utilizzata sia dagli uomini che dalle donne.

Il costume caratteristico degli uomini era formato da pantaloni corti fino al ginocchio, da una giacca lunga di colore scuro, un farsetto con bottoni di colore rosso ed un cappello con ampie tese.

Il costume caratteristico delle donne era costituito da un panno bianco sulla testa che scendeva dietro la testa e sulle spalle, un busto a stecche colorate ed una veste corta dai colori vivaci.
Altre vesti caratteristiche del LazioNel Lazio meridionale possiamo ricordare i costumi di
  • Esperia: camicietta bianca con bretelle nere e orlature gialle e gonna nera;
  • Pontecorvo: gonna verde con grembiule a vari colori, piccolo busto sorretto da due nastri alle spalle di colore oro o argento, una camicia e sulla testa un fazzoletto che tramite spille veniva tenuto unito ai capelli.


Molto belli erano anche le vesti di Casalvieri e Minturno dove risaltavano le vicaci gonne di colore rosso-scarlatte e gli artistici grembiulini con ricchi orli.

Tradizioni nel Lazio

Le tradizioni, gli usi,l'arte ed il folklore nel Lazio

Il patrimonio folkloristico nel Lazio, risulta ben conservato nella zona di confine con la Toscana e L' Abruzzo ma anche in Sabina usi, costumi e tradizioni di un tempo sembrano essersi ben conservati.
Ciò che si è conservato sono prevalentemente festività, pellegrinaggi e cerimonie religiose.
Tra i pù antichi pellegrinaggi nel Lazio va ricordato il pellegrinaggio al santuario della SS Trinità, che si tiene cinquanta giorni dopo la Pasqua.
Altri pellegrinaggi del Lazio sono:
  • Santuario della Mentorella, presso il Monte Guadagnolo (Domenica successiva al Ferragosto);
  • Chiesa del Galloro, presso Ariccia (l'8 Dicembre);
  • la processione della stuzze ad Anticoli di Campagna (Fiuggi) (il 2 di Febbraio);
  • il pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Civita (il 21 Luglio).
Nel Lazio quasi ogni paese ha una festa per onorare il Santo Patrono.

Ad esempio  Viterbo festeggia Santa Rosa il 4 Settembre ed i fedeli portano in giro per la città la statua della Santa su una macchina finemente lavorata (la prima risale al 1663).
Sempre nella provincia di Viterbo, nel comune di Marta il 14 Maggio ha luogo la processione alla Chiesa della Santissima del Monte. Durante la processione viene trasportato da quattro uomini un palco in legno (la fontana) con l'immagine della Madonna ornamentata con fiori e frutta ed a seguire il clero e i cittadini ordinati secondo i loro mestieri.
Nella città di Rieti ricordiamo la caratteristica processione di Sant' Antonio, mentre a Leonessa (provincia di Rieti) il 4 Febbraio viene festaggiato San Giuseppe da Leonessa un frate cappuccino morto nel 1660.
Molto caratteristica e la festa della Madonna di Malito (Corvaro), che si svolge sull' omonima montagna.
         TRADIZIONI E PIATTI TIPICI LAZIALI
In cucina i romani vanno dritto al sodo concentrandosi prevalentemente su pietanze sostanziose a scapito degli antipasti o stuzzichini.
Anche se nel basso Lazio non viene disprezzato un buon piatto di formaggi freschi e mozzarella quale inizio pranzo, così come nel frusinate è possibile trovarsi davanti un bel piatto di verdure miste grigliate.

I primi piatti invece sono il forte della cucina romana.
Un piatti simbolo per eccellenza della romana tavola sono i Bucatini all'Amatriciana (anche se a onor del vero dicasi di origine da Amatrice, un piccolo paese in provincia di Rieti).
Questo piatto ha per ingredienti: strutto, guanciale, pomodoro, peperoncino e pecorini.
I buongustai sostengono però che la vera amatriciana è in bianco anche se il risultato finale è eccellente in entrambi i casi.
I Bucatini cacio e pepe, gli Gnocchi alla romana e la Pajata (rigatoni conditi con sugo a base di budella di vitellino da latte con olio, aglio, prezzemolo, vino bianco, pomodoro e peperoncino) sono piatti di tradizione tipica romana
Conosciuti e apprezzati in tutta Italia ma sempre di origine romana, sono gli Spaghetti alla carbonara.

Tra i secondi piatto segnaliamo l'Abbacchio alla cacciatora. Da provare anche le Bricioline d'Abbacchio in casseruola e la coratella sempre di abbacchio.
Altro piatto povero ma gustoso è la Coda alla Vaccinara mentre i Saltimbocca alla romana si fanno con carne di vitello insaporita con salvia e prosciutto.
Da non dimenticare la famosa Porchetta nella zona dei Castelli.
Un piatto di pesce tipico della cucina laziale è il Baccalà in guazzetto (filetti infarinati e saltati in padella con slsa di pomodoro, acciuga, olive e pinoli.

Per accompagnare i piatti di carne, i carciofi sono ideali e molto buoni sono i Carciofi alla Giudia, piatto di origine ebraica mentre nella zona di Velletri si fanno i Carciofi alla Matticella.
Se si parla di dolci il maritozzo è il dolce classico della tradizione romana ,un panino morbido il cui impasto è composto da pinoli ,uvetta,e scorretta d ' arancia candita. 
I boccolotti, piccoli tortini di pasta frolla ripieni di ricotta o il Pangiallo ,dolce a base di frutta secca , pinoli e miele.
In questa terra di antica tradizione non può mancare il nettare degli Dei .Nella zona dei Castelli si produce un ottimo vino bianco: il Frascati ma pure il Velletri e il Colli Albani sono ottimi per verdure e primi piatti.

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